Stampanti

Stampanti

Le macchine da stampa industriali (per l'industria delle arti grafiche) richiedono una fase di prestampa durante la quale vengono preparati i cosiddetti "impianti" con i colori precedentemente separati. Successivamente, la macchina da stampa ricrea i colori utilizzando inchiostri pigmentati, tipicamente ciano (C), magenta (M), giallo (Y) e nero (K), ricombinando le separazioni.

Fasi della stampa

La fase di prestampa oggi è sempre digitale, nel senso che vengono utilizzate applicazioni informatiche per produrre i cosiddetti “impianti elettronici”, tipicamente un PDF/X. La successiva fase di stampa avviene in modo tradizionale, con la creazione di forme di stampa (lastre, cilindri, cliché) e le tecnologie offset, rotocalco e flexo, oppure in digitale con macchine speciali.

Tra le stampanti, quelle “da scrivania” o “desktop” si distinguono dai cosiddetti “plotter”, che sono in realtà stampanti per grandi formati. Le stampanti utilizzano inchiostri pigmentati o coloranti che possono essere quattro, e in tal caso sono degli stessi colori delle macchine da stampa, cioè C, M, Y e K, o più di quattro. Esistono diverse tecnologie di stampanti (laser e toner, getto d’inchiostro, inchiostro solido, sublimazione, ecc…)

Infine, le stampanti fotografiche utilizzano supporti di carta sensibili che vengono incisi da tre laser. Sono le uniche stampanti i cui coloranti sono rosso (R), verde (G, green) e blu (B).

A differenza della lingua italiana, che usa indifferentemente i termini “stampa” e “stampare”, la lingua inglese usa il termine press (per indicare sia “stampa” che “stampare”) e pressing (“stampa”) quando si riferisce alle macchine da stampa industriali e i termini print, printer quando si riferisce alle stampanti.